venerdì 26 luglio 2013

Una pacifica bellezza

Giorni di mare. Tornando a piedi verso casa dalla spesa mattutina (un'attività sconosciuta per il resto dell'anno, almeno nel suo aspetto podistico), mi imbatto in un tavolino imbandierato di verde. "Prima il Nord!". Lo slogan abbagliante, a caratteri cubitali, fa risultare piccoli piccoli i due omini addetti alla raccolta firme: via i venditori abusivi dal lungomare!
Soffro di un'istintiva allergia nei confronti di quelli che vogliono mandare via qualcuno. Devo averla ereditata da mia madre che una volta, ero un ragazzo, ebbe l'ardire di chiedere a un vigile urbano della medesima cittadina nella quale mi trovo, quale fastidio dessero quei due ragazzi neri che stava poco gentilmente invitando a sloggiare insieme alla loro mercanzia.
Passando accanto al tavolino la tentazione di porre ora la medesima domanda preme alla gola, ma passo oltre, sospinto dai trentacinque gradi all'ombra e dalla voglia di un tuffo con Luca mio che mi aspetta prima di pranzo.
Poche decine di passi più in là, a compensazione, incrocio una famigliola a spasso in infradito: madre bianca, papà nero e due figlioli adolescenti, color del cioccolato. Il maschietto tiene la mano in quella del padre, che gliela stringe dolcemente facendo dondolare il braccio in avanti e indietro. Poco oltre le donne di casa chiacchierano pacatamente di chissà cosa. Quando mi passano accanto, mi fermo un momento a guardarli di spalle, mentre si allontanano. Con gli occhi pieni di tanta pacifica bellezza, il buffo banchetto degli omini urlatori che vorrebbero per sé i primi posti mi fa persino sorridere.
+++

Nessun commento: