sabato 29 gennaio 2011

Etty Hillesum: un "cuore pensante"


"Negli ultimi tempi mi è successo, in strada o dovunque fossi, di fermarmi per un momento con il respiro affannoso e di dovermi chiedere: questa è davvero la mia vita? Così piena, così ricca, così intensa e così bella?"...

"Questo pomeriggio, ascoltando Beethoven, ho dovuto improvvisamente abbassare la testa e pregare per tutti coloro che sono obbligati a sostare in gelidi campi di concentramento; ho pregato Dio affinché dia loro la forza di ricordare i momenti felici delle loro vite, proprio come io, nei momenti difficili, ricorderò questo giorno e molti giorni dell'ultimo anno, e ne trarrò la forza di cui ho bisogno, per evitare di provare rancore nei confronti della vita. Dobbiamo assicurarci di crescere i forza ogni giorno, per poter sopportare i tempi che verranno".

"Mio Dio, sono tempi tanto angosciosi. Stanotte ero sveglia al buio con gli occhi che mi bruciavano, davanti a me passavano immagini su immagini di dolore umano (...). Cercherò di aiutarti affinché tu non venga distrutto dentro di me, ma a priori non posso prometterti nulla. Una cosa però diventa sempre più evidente per me, e cioè che tu non puoi aiutare noi, ma che siamo noi a dover aiutare te, e in questo modo aiutiamo noi stessi. L'unica cosa che possiamo salvare in questi tempi, e anche l'unica che veramente conti, è un piccolo pezzo di te in noi stessi, mio Dio (...). Quasi a ogni battito del mio cuore, cresce la mia certezza: tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiutare te, difendere fino all'ultimo la tua casa in noi.
Ci sono persone che all'ultimo momento si preoccupano di mettere in salvo aspirapolvere, forchette e cucchiai d'argento, invece di salvare te, mio Dio. E altre persone, che sono ormai ridotte a semplici ricettacoli di innumerevoli paure e amarezze, vogliono a tutti i costi salvare il proprio corpo. Dicono: me non mi prenderanno. Dimenticando che non si può essere nelle grinfie di nessuno se si è nelle tue braccia".

Middelburg (Olanda) 15 gennaio 1914 - Auschwitz 30 novembre 1943

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