sabato 30 ottobre 2010

La legge del Bunga-Bunga










Stefano Cucchi, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino e molti altri che resteranno anonimi appartengono alla schiera di gente che ogni giorno subisce i soprusi di un sistema giudiziario non sempre all’altezza di un Paese civile e democratico. Tutti loro hanno atteso ed attendono invano di poter ricevere aiuto nel momento in cui vengono oppressi sino alla morte. Invocano l'intervento di un parente, di un amico, di un avvocato che non arriva.

La famiglia di Stefano bussò mille volte alle porte del braccio sanitario del carcere per poter incontrare il proprio caro, di cui nessuno sapeva dire come stesse. Ebbe sue notizie soltanto quando era già morto, massacrato dalle botte e dall’incuria.

Il cellulare di Federico squillò mille volte in quella “alba di morte” del 25 settembre 2005. Sua madre cercava di rintracciarlo ma nessuno rispose mentre lui se ne stava buttato su una strada a pancia in giù, con due agenti sulla schiena sino a soffocarlo.

Il figlio adolescente di Aldo chiamò mille volte il nome del padre arrestato per due piantine di canapa piantate nell’orto. Non ne seppe più nulla sino a che glielo riportarono in una bara, pochi giorni dopo.

Immagino la nausea dei familiari di Stefano, Federico e Aldo di fronte alla notizia che per una spregiudicata minorenne dalla coscia lunga, beccata a rubare e portata in commissariato, le cose siano andate ben diversamente grazie al tempestivo intervento del Presidente del Consiglio del governo in carica. Perché stupirsi, del resto? Il suo buon cuore lo porta irresistibilmente ad aiutare le (persone) sventurate, purché giovani e di bell’aspetto.

E chi l’avrebbe mai detto, dunque? Una parolina magica apre come d'incanto le porte dei commissariati di polizia del Belpaese, le catene ai piedi cadono miracolosamente come a San Pietro imprigionato a Gerusalemme, e noi veniamo rimandati liberi come uccelli nel cielo di primavera.
In caso di necessità, quindi, non perdetevi d'animo: provate a dire Bunga-Bunga. Funziona davvero, almeno in qualche caso. È la legge del BungaBunga e noi siamo ormai da un pezzo la repubblica delle banane.

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