giovedì 22 luglio 2010

Dimmi con chi vai...

Nella quasi totale indifferenza dei cattolici praticanti italiani, il cardinale segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone, si intrattiene amabilmente a cena in casa Vespa in compagnia di illustrissimi coinvitati. Tra loro, manco a dirlo, l'onnipresente presidente del Consiglio del governo italiano, il governatore di Bankitalia Draghi, Gianni Letta, Cesare Geronzi, Pierferdinando Casini, tutti accompagnati dalla rispettive consorti, a parte Berlusconi, a braccetto della figlia supermanager, e Bertone, appunto.

Ammesso che ognuno è libero di frequentare chi gli pare, le perplessità restano. In particolare viene spontaneo alla mente il vecchio adagio che recita: "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei". L'immagine è sempre più quella di una gerarchia vaticana che non perde occasione per andare a braccetto con il potere. Che tutto ciò nulla c'entri con il vangelo il cardinale naturalmente lo sa; ma è grave che ciò non gli faccia problema. Anzi, richiamarlo a Gesù susciterebbe probabilmente sulle sue labbra un paterno risolino di compatimento e verremmo congedati con una benedizione che avrebbe più il senso di mandarci a benedire.

A me invece è la sua foto a far ridere. Mi chiedo come uno con un faccione simile sia potuto diventare segretario di Stato. E' proprio vero che a questo mondo sovente sono gli ottusi e i mediocri a farsi largo fra i primi posti.

Una riflessione però m'induce l'espressiva effige del principe della Chiesa: Darwin ha ragione: l'uomo proviene dalla scimmia. Ma non sempre l'opera di evoluzione viene portata perfettamente a termine da madre natura. Bertone dunque o bertuccia?

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