domenica 16 novembre 2008

La comparsa di una umanità nuova














di David M. Turoldo

Tu sei nostro Padre, noi siamo argilla nelle tue mani, Tu colui che ci plasma, che ci forma. E cosa vuol dire questo? E' un richiamo alla comparsa dell'uomo sulla terra; era l'argilla che Dio plasmava. E' come dire: Padre ritorna a plasmare quest'uomo, noi siamo l'argilla nelle tue mani. Ma non tanto per un senso di debolezza quanto per un segno che la creazione stessa arriva allo stato di coscienza.
Questo difatti è l'uomo: io sono il riassunto della terra, sono la terra che prega o la terra che bestemmia. "Sono argilla nelle tue mani - siamo argilla, è detto al tempo presente - tu colui che ci forgia, che ci plasma".
Allora questa comparsa della nuova umanità è il segno che Dio è venuto. Questo dovremmo essere: questo formare l'uomo, questa impresa divina della comparsa dell'umanità. Perchè poi l'umanità è la cosa più rara che esista sulla terra. Tant'è vero che voi stessi, quando incontrate qualcuno che veramente si impone alla vostra stima e magari anche al vostro affetto dite: questo sì che è un uomo. Vuol dire che il senso dell'umanità non è mica garantito. No, non è garantito!
Io posso essere un bravo ingegnere, benissimo; posso essere un grande avvocato, bene; posso essere perfino un papa, posso essere un vescovo - oh, ce ne sono stati tanti di vescovi che addirittura montavano il Carroccio a Milano e magari conducevano milizie a uccidere, ce ne sono -, ma trovare un uomo... trovare un uomo!
L'umanità non è un dato pacifico. Tant'è vero che voi stessi in certi giorni, quando magari siete stati orgogliosi o avari o impazienti, dite: ma che cosa sono stato oggi io, sono stato una bestia. Vuol dire che quel giorno voi non avete realizzato la vostra umanità. Dunque, è questo realizzare la propria umanità l'impresa più difficile.
Perchè poi il cristiano non è tanto uno che deve essere più o meno uomo di un altro, deve essere la rivelazione del progetto dell'uomo secondo il disegno di Dio, come Dio pensa che debba essere l'uomo. Ecco il Cristo che viene, ecco il Cristo come modello di umanità. Perché là dove c'è questa pienezza di umanità lì c'è Dio.

David Maria Turoldo
dall'omelia per la prima domenica di avvento, anno B
S. Egidio, 2 dicembre 1990.



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