lunedì 3 novembre 2008

L'idiota perfetto


















Il presidente George W. Bush "è già nella storia". Nemmeno lui ci poteva credere, ma le parole sono del suo compagno d'arme Silvio Berlusconi. Il quale evidentemente, in un orgasmo di congenita piaggeria, ha dimenticato di aggiungere che si tratta della storia peggiore che gli Stati Uniti d'America ricordino dalla loro fondazione.
Il regista Oliver Stone, che ha voluto dedicare al nostro eroe cowboy una efficace biografia cinematografica, intitolata semplicemente "W." (leggasi: dablaya), ha recentemente dichiarato: "L’influenza di Bush ha cambiato il mondo. Quest’uomo ci lascia con tre guerre - quella in Iraq, quella in Afghanistan e la guerra del terrore - più l’eredità dell’attacco preventivo".

Quando il potere e l'idiozia si alleano, partoriscono disgrazie. Se l'inettitudine e l'ignoranza si vengono a trovare per qualche diabolico incantesimo nella stanza dei bottoni, il mondo piange a lutto. La Storia - quella con la maiuscola - insegna che questa è una regola fissa, cui non si sfugge.
Un perfetto idiota che a mala pena sa distinguere sulla carta geografica l'Iran dall'Irak - così lo ritrae Stone - ha scatenato conflitti armati basati sulla falsità della sua propaganda, contando sulla catalessi cronica della maggior parte dell'opinione pubblica, intontita da un'informazione pubblica violenta e mendace. In effetti soltanto un popolo dormiente può dare via libera all'accesso al potere di simili personaggi.

Per fortuna anche le notti più buie sono destinate a tramontare. E dunque: Vaya con Dìos, George W.! A tutto c'è un limite. E comunque sia, peggio di così non si potrebbe.


PS: La nostra totale solidarietà al lattante della foto. Come non comprendere la sua inconsolabile disperazione? Ma tranquillo, baby: ancora un paio di giorni e ce lo togliamo definitivamente dalle palle.



Nessun commento: