martedì 24 giugno 2008

Famiglia rom aggredita a Milano

Incredibile. O forse niente affatto, visto la brutta aria che tira. Io comunque a questo schifo non ci sto. E quindi rilancio la notizia. Leggete e informate!

Vietato tacere. Non si deve tacere. Chi può farlo deve schierarsi, parlare apertamente e aiutare la gente a riflettere. Non sottovalutiamo questi atti, la Storia insegna.

La ragazzina dodicenne picchiata aveva ricevuto a maggio un premio Unicef per meriti artistici.
Una delle sue opere è nell'immagine a lato: si intitola "Viviamo sulle strade", tempera su tela.
Potete trovare la storia di Rebecca Covaciu e vedere le altre sue opere al seguente indirizzo: http://www.everyonegroup.com/it/EveryOne/MainPage/Entries/2008/5/26_Cara_Europa._Appello_di_Rebecca_Covaciu_contro_la_persecuzione_dei_Rom_in_Italia.html
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La vittima 12enne aveva ricevuto a maggio anche un premio Unicef per meriti artistici

Associazione denuncia: "Picchiata ragazza rom"

Oriana Liso


Aggrediti fuori dalla tenda che avevano piantato dalle parti di via Giambellino, dopo lunghe peregrinazioni in giro per l´Italia. Una famiglia di rom - è la denuncia dell´associazione EveryOne - è stata vittima martedì mattina di un episodio di intolleranza, di razzismo, da parte di due persone - due uomini, italiani, tra i 35 e i 40 anni - fuggite subito dopo. Tra i membri della famiglia Covaciu c´è Rebecca, dodici anni, che a maggio è stata premiata con il trofeo Unicef per meriti artistici, i cui disegni vengono esposti in mostre itineranti. Ad aprile la famiglia era già stata sgomberata, con altri rom, da un insediamento abusivo sempre nello stesso quartiere. Ma il papà di Rebecca, Stelian - che è un pastore evangelico - dopo la ricerca di una nuova sistemazione per i suoi quattro figli, era da poco tornato in zona.

«La famiglia Covaciu, già oggetto di vessazioni, minacce e sgomberi - raccontano i responsabili di EveryOne, associazione che si occupa di diritti umani - stava uscendo dalla tenda in cui da diversi giorni si era stabilita quando è stata brutalmente aggredita: Rebecca e il fratellino Ioni sono stati prima spintonati e poi picchiati. Il padre e il figlio maggiore, accorsi per difenderli, sono stati ricoperti di insulti razzisti, minacciati, invitati a lasciare l´Italia e percossi». Sempre nella ricostruzione fatta anche agli agenti della Volante, la famiglia è fuggita verso la stazione di San Cristoforo con i due uomini ancora dietro di loro. «Hanno chiesto aiuto ai passanti, nessuno è intervenuto. Mentre andavano verso il parco davanti alla stazione la signora Covaciu, cardiopatica, è stata colta da malore», spiega Roberto Malini, una delle anime dell´associazione che, contattato dal capofamiglia, ha chiamato la polizia. «All´arrivo degli agenti gli aggressori si sono dileguati», spiega ancora la nota dell´associazione.

In attesa della denuncia che i Covaciu formalizzeranno nei prossimi giorni, l´attenzione delle associazioni che lavorano con i rom è alta: «Negli ultimi tempi ci sono state diverse aggressioni a nomadi scelti a caso, non perché avessero fatto qualcosa di male, ma solo per la loro etnia», denuncia Maurizio Pagani di Opera Nomadi. Ieri, intanto, nuovi controlli per il censimento voluto dal commissario straordinario all´emergenza rom, il prefetto Lombardi, nel campo nomadi di via Martirano: identificati 120 nomadi, tutti di origine italiana, e denunciate due donne per aver costruito delle villette invece delle più semplici strutture previste dal regolamento del campo.

Fonte. http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local//2030180

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