sabato 2 giugno 2007

Nella notte in cui fu tradito...

Desidero dare spazio su Musiké a questo breve ma intenso scritto di Maurizio Crespi, rientrato da poco più di un mese dalla missione carmelitana di Marovoay, in Madagascar.


Cari Amici,
rientrando dal Madagascar dopo questi ultimi due anni di missione, riflettevo tra me e me nei miei pensieri, e pensavo, vedendo e sentendo quanto accade e succede. Guardandomi attorno, ascoltando fatti di vita familiare: di miei amici, di conoscenti, di vecchi compagni di classe; guardandomi dentro, vedendo quanto mi accade nella vita.

Quanti tradimenti avvengono e quanta sofferenza causano. Chi non li ha avuti nella sua esistenza? Amici cari che tradiscono, parenti, famigliari che tradiscono e tra questi: fratelli, sorelle, moglie, marito, figlio, figlia, padre e madre.

Mi colpisce durante la celebrazione della messa, nel momento della Consacrazione la frase iniziale:
“Nella notte in cui fu tradito” (Cor, 11,23).

Inizia così l’Istituzione Eucaristica, e tutti noi sappiamo cos’ha fatto Gesù, “nella notte in cui fu tradito”. Prese il pane…. lo spezzo lo diede ai suoi discepoli e disse: “prendete, e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi….. in remissione dei peccati….”

Quanto siamo diversi noi Signore da te, quanto è diversa la nostra reazione a un tradimento.

A quello che tu hai ricevuto nella notte: un grande Amore, un Amore infinito, un invito alla comunione, il dono di te stesso all’umanità. Il modo nel quale Tu rimani presente tra noi uomini di ogni tempo. E tutto questo a seguito di un tradimento.

Grazie Gesù, per questo crediamo in te e anche per questo diciamo: “Tu sei il nostro Signore”

Insegnaci ad amare nel giorno e nella notte in cui noi siamo traditi; lo sai quanto siamo deboli e fragili, incapaci di amare dell’Amore con il quale Tu ci hai amato.

Maurizio.

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