mercoledì 7 dicembre 2011

Rose in the Easter morning

















Ieri sera alle prove del coro parrocchiale sono inciampato in una rosa. Insegnavo un canto gospel per il Natale, una cosuccia nota e festosa, da eseguire al termine della messa di mezzanotte. Il canto presenta alcune tavole, una per ogni strofa, raffiguranti la vicenda umana di Gesù. Volendo tradurre seppure a spanne il testo mi sono imbattuto nel passato semplice del verbo to rise, laddove la voce solista narra di Gesù che risorge. “Rose in the Easter morning” – risorse il mattino di Pasqua. Un errore da matita rossa per il mio inglese da ginnasio, un po’ arrugginito.
Ma non tutto vien per nuocere e il capitombolo mi ha regalato una bella immagine sui cui meditare. Dalla morte germoglia bellezza. La vita distrutta riprende nuovi profumi e colori. E un nuovo inizio è sempre possibile, per quanto il paesaggio sia desolato.
Proprio così: il Cristo è la rosa nel mattino di Pasqua. La primavera che ancora una volta viene a visitarci.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Giorgio, era da tempo che non postavi nulla e cominciavo a preoccuparmi :-) ma guarda le coincidenze, ieri sera alle prove del coro, preparavamo i canti natalizi e uno di questi (per me il più bello e intimo) è 'Es ist ein Ros'entsprungen' - è spuntata una Rosa - corale della tradizione tedesca, ti invito a leggerne il testo qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Es_ist_ein'_Ros'_entsprungen
Non credo avremo occasione di vederci, approfitto ora per augurare a te e alla tua famiglia un buon Natale. Elisa