mercoledì 19 gennaio 2011

Ma il problema non è Berlusconi














Il problema non è Berlusconi. Il problema è l'ignoranza della gente che lo vota e che continua a difenderlo per quanto sia ormai indifendibile su tutti i fronti.
Il problema sono i settantenni cazzeggianti fra i bar della Brianza, i quali invidiano apertamente al loro coscritto le sue inarrivabili gesta erotiche.

Il problema è la miseria culturale.
Il problema sono gli ipermercati pieni e le biblioteche vuote.

Ma che Italia è mai questa? Senza dignità, rispetto, senso di responsabilità. La crisi economica è un malanno di stagione a fronte della mancanza assoluta di senso civico e di passione per il bene comune.

E poi è ora di piantarla di raccontare che nel suo letto uno può fare quello che gli pare solo perché può permetterselo economicamente, senza nessun riferimento al ruolo che riveste.
In un Paese normale, un primo ministro travolto da accuse tanto infamanti si sarebbe dimesso dopo cinque minuti. Ma se l'Italia fosse un Paese normale, alle redini della cosa pubblica non avrebbe questo governo di arraffoni e manigoldi.

E anche le gerarchie cattoliche, soprattutto quelle vaticane, sempre pronte ad intervenire centimetro alla mano su argomenti di morale sessuale, è ora che si diano una svegliata.
Tanto puntuale rigore, ad esempio, nel caso del coniuge separato che approda ad una nuova e più felice relazione. E, d'altro canto, una imbarazzante latitanza, se non proprio indulgenza, per questo signorotto mondano che, fra un'orgia e una sveltina, non disdegna di inginocchiarsi a baciare l'anello piscatorio.
Qualche cosa non mi torna.

***


1 commento:

Lee ha detto...

Condivido pienamente!