lunedì 29 novembre 2010

Il colossale imbroglio del "sempre più grande"














La megalomania è una condizione psicopatologica caratterizzata da fantasie di onnipotenza che naturalmente si accompagnano a quelle di essere infinitamente ricchi, apprezzabili, belli, famosi... È la rimozione psicotica di ogni consapevolezza del limite. E soprattutto la totale incapacità a riconoscere nel limite un valore.
Tutto ciò che cozza contro questa ossessiva visione delle cose è da fuggire con orrore: la piccolezza, la lentezza, l’inadeguatezza, la disabilità. Sino al disconoscimento della propria personale condizione che, per natura, è sempre limitata e a termine.

La megalomania è la sostanziale incapacità a cogliere la realtà per quello che è. E soprattutto ad apprezzarla. Perché l’idea del “sempre più grande” non trova riscontro nel reale: non esiste in natura un ente che sia destinato a crescere in maniera indefinita. Dalla vita animale a quella delle stelle, tutto nasce, cresce, decresce e scompare. O se volete si trasforma.

E quindi siamo vittime di un imbroglio gigantesco ogni volta che qualcuno ci prospetta la possibilità di una crescita smodata e ce la propone come mirabile ed auspicabile.
Così, ad esempio, in tempi di crisi economica, possiamo assistere al deprimente spettacolo dell’uomo politico che si sbraccia dal palco, mentre asserisce paonazzo che “l’Italia deve crescere, crescere, crescere…”.

Come la rana di Fedro, che volendo essere qualche cosa di macroscopicamente così diverso da sé, semplicemente finì con lo scoppiare di infelicità.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho appena aggiunto il tuo feed ai miei favoriti. Mi piace molto leggere il tuo post.