domenica 31 maggio 2009

Aria sporca













E' mezzanotte. Non ho ancora sonno. Faccio un giro. Scendo in cortile e istintivamente annuso.
L'aria puzza più del solito. Di gomma arrostita. Di mastice bruciato. Parecchio. Impossibile non rendersene conto.

La strada è ancora piena delle auto del sabato sera, un inutile andare e venire che proseguirà almeno fino alle tre del mattino. Ma l'aria puzza. Nessuno se ne accorge? Nessuno di questi funambolici abitanti della notte se ne cura? Eppure dovrebbero, che l'aria è roba loro, più della camicia buona che portano o del pantalone griffato.

Che ci vuole a sporcare l'aria nel cuore della notte di questa Brianza avvelenata? L'aria tace, la notte pure.
Da quale botola aperta di quale fabbrichetta omicida ci arriveranno i miasmi mortiferi? E chi può saperlo?

Come denunciarlo? Passasse adesso un'UFO nel cielo sarebbe più semplice farlo. Mi comparisse Gesù per via Roma come a san Paolo sulla via di Damasco, basterebbe un telefonino con videocamera a portata di mano per almeno provare a convincere gli scettici. Ma l'aria? Le diossine sono più leggere del vento e soprattutto invsibili. Le tracce le lasciano soltanto nei nostri polmoni. Fanno il danno standosene dietro il sipario della notte. Ti ammazzano il sangue lentamente, così tanto che nemmeno te ne accorgi.

Che prospettive può avere una società che non si cura della salute dell'aria, vale a dire della propria salute? Che si arrampica sui vetri delle analisi economiche per far credere che siamo fuori dalla crisi della finanza e intanto lascia che qualcuno, nell'ombra, dia sfogo ai serbatoi scambiando il cielo notturno per un immondezzaio.

Dormono beati. Sindaci, assessori, aspiranti onorevoli, presidenti e governatori. Preti, giornalisti ed educatori. Fiamme gialle e fiamme di tutti i colori...

Faccio altri due passi. Nessuna possibilità di scampo. L'aria puzza ovunque, persino nel cavo della mano. Non c'è modo di sottrarsi allo schifo e allora canticchio.
"Sicurezza, sicurezza
lalla-lalla-lalla-lalla...".

Ci riempiono la testa di belle balle e i polmoni di marciume.

Chissà che le ronde padane, gradite persino al presidente democratico Penati, non vengano dotate di narici bioniche. A giocare a guardia e ladri son buoni tutti. Ma ad alzare il naso in quest'aria arrugginita e la voce contro lo scempio silenzioso dell'ambiente nel quale viviamo ci vorrebbe un coraggio che da queste parti non conosciamo.

Dormite gente. E' mezzanotte e tutto va bene.



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