sabato 5 aprile 2008

Meglio tacere

Nel quotidiano baillame di voci c'è tanto fiato sprecato per nulla.
Giornali, telegiornali e persino i blog ospitano una quantità impressionante di banalità. Gossip di ogni genere dietro il quale naturalmente tendiamo a nasconderci e a nascondere a noi stessi quanto tremendamente seria sia la posta in gioco.

Alla fine, in mancanza d'altro, non sarebbe male tacere, ma ci servirebbe un addestramento. Non ne siamo capaci.

Si può tacere per tornaconto, e la storia è piena di colpevoli silenzi di questo genere.

Tacere per provare a leggere un libro sino alla fine e sapere che c'è qualcuno che vola più alto, che pensa al posto del nostro irremovibile bivaccare fra riviste specializzate e quiz televisivi.

Tacere per ascoltare il proprio cuore, che sovente reclama un po' più di autenticità.

Tacere per ascoltare un cuore Altro e mettersi in sintonia con la vita.
E per sapere ascoltare gli altri, esercizio fra i più impegnativi.

Tacere per dare voce a qualcuno che, sommerso dal coro, rischia di non farcela a far sentire la propria voce, che pure è un grido.

Tacere per imparare una lingua nuova... che "imparare le lingue degli altri è imparare ad amare".

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